Il prossimo 30 giugno scadrà il termine stabilito dalla legge per completare la fruizione del monte ore di ferie maturate dai dipendenti nel corso dell’anno 2021.
Le fonti normative disciplinano infatti che ogni lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, senza la possibilità di rinunziarvi.
Nello specifico, salvo diversa previsione del CCNL applicato dall’azienda, ogni lavoratore ha diritto a un periodo feriale pari ad almeno 4 settimane.
- Il Datore di lavoro è tenuto a concedere e far godere almeno due settimane di ferie entro l’anno solare di maturazione, anche consecutivamente qualora il lavoratore ne faccia espressamente richiesta;
- Il datore di lavoro è tenuto a concedere e far godere nei 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione le restanti due settimane di ferie.
l datore di lavoro e i lavoratori che, entro il 30 giugno 2023, non abbiano completato l’effettiva fruizione di tutte le ferie maturate nell’anno 2021 sono obbligati a versare comunque la relativa contribuzione all’INPS. Questo non comporta l’azzeramento delle ferie maturate oltre 18 mesi prima, ma l’insorgere di un obbligo contributivo del versamento all’INPS della contribuzione corrispondente. Il dipendente potrà comunque fruire delle ore accantonate successivamente.
IMPORTANTE: La mancata fruizione delle ferie da parte dei dipendenti nei termini stabiliti potrebbe comportare, oltre all’applicazione di pesanti sanzioni per il datore di lavoro, anche la sospensione della regolarità contributiva DURC se interessa oltre il 20% dei lavoratori in forza lavoro.
Le aziende sono pertanto tenute a verificare che tutte le ferie maturate nell’anno 2021 siano state godute da parte di tutti i dipendenti per evitare sanzioni e blocco del DURC. Consigliamo di pianificare un’attenta e puntuale programmazione delle giornate residue ancora spettanti.
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