Buoni carburante per i dipendenti: si anche nel 2023

Anche per tutto l’anno 2023 è stata confermata per i datori di lavoro privati la misura che prevede la possibilità di erogare ai propri dipendenti buoni carburante, fiscalmente esenti, fino ad un importo non superiore a 200 euro annui per beneficiario.

Con il Decreto carburanti, definitivamente approvato dalle Camere lo scorso 8 marzo, è stata prevista la facoltà per i datori di lavoro di erogare ai propri dipendenti buoni benzina esenti, ai soli fini fiscali.
Per poter usufruire dell’agevolazione, anche in questo caso non sarà possibile corrispondere una somma di denaro in busta paga, ma trattandosi di “erogazioni in matura” sarà necessario consegnare documenti di legittimazione quali buoni cartacei o elettronici.
Sotto il profilo fiscale il Decreto Legge n.5 art.1 del 14.01.2023 prevede che il buono carburante sia completamente esente fino al raggiungimento del valore di 200 euro, mentre, risulta imponibile ai fini previdenziali sia per l’azienda che per il dipendente.
Si precisa che i buoni carburante mantengono l’esenzione anche se ceduti “ad personam” non dovendo necessariamente essere consegnati alla generalità dei lavoratori.
La misura fino a qui descritta si affianca a quella generale già prevista dal comma 3, art. 51 del TUIR per i beni ceduti e i servizi prestati ai dipendenti che prevede il limite di euro 258,23 per ciascun periodo d’imposta. Ne consegue che, al fine di fruire dell’esenzione da imposizione fiscale, i beni e i servizi erogati nell’ anno 2023 dal datore di lavoro a favore di ciascun lavoratore dipendente possono raggiungere

  • un valore di euro 200 per uno o più buoni carburante
  • un valore di euro 258,23, per l’insieme degli altri beni e servizi, compresi eventuali ulteriori buoni carburante.

Il voucher è stato prorogato per tutto il 2023. Possono beneficiarne i lavoratori a tempo pieno, part-time, gli apprendisti, quelli che lavorano in smart working e i soci di cooperative di produzione e lavoro che hanno un rapporto di lavoro subordinato. Sono quindi esclusi dipendenti pubblici, lavoratori autonomi e a partita IVA.

Per avere ulteriori informazioni sanzioni lo Studio Consulenti del Lavoro Associati è a Vostra completa disposizione.

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